giovedì 3 luglio 2008

Disegno dell'Architettura

Sto svolgendo il tirocinio obbligatorio del secondo anno presso l'Archivio di Stato di Caserta, con il compito di recuperare le cartografie di ponti eventualmente presenti nel fondo "Amministrazione Provinciale di Caserta". Essendo il fondo molto vasto (16.000 volumi...), la ricerca è stata inquadrata nel periodo post-unitario fino ai primi anni del '900 senza la sicurezza di saturare il periodo.
Di primo acchito, il tema del tirocinio non sembra concernere quella che sarà la professione di Architetto. In realtà, il disegno ed il ridisegno dell'Architettura sono il bagaglio principale, il pilastro portante dell'intera professione. L'avere a che fare con disegni artistici e tecnici di livello qualitativo altissimo, hanno allargato il mio orizzonte nella sfera della rappresentazione. In mancanza di qualsiasi tipo di riproduzione meccanica del vero (fotografia), il disegno artistico e lo schizzo dal vero, erano gli unici elementi che consentivano al progettista di ideare la sua opera ed inserirla nell'ambiente. Di alcuni progetti si parla addirittura di "progetto artistico". E tali sono! Un semplice ponte ad archi policentrici, il ponte sul fiume Rapido fra San Germano ed Atina disegnato a mano in scala in maniera minuziosa fin nei minimi dettagli, colorato con acquerelli e con le sfumature necessarie a dare l'idea di profondità, di sporgenze, di incavi, di curve, diventa un prodotto artistico che potrebbe avere vita propria al di fuori del mero progetto architettonico.
Mi convinco ogni giorno di più che la cura che necessariamente si doveva usare all'epoca, oggi sia completamente sparita nella falsa convinzione che il computer possa sostituire in toto la mano dell'uomo: nulla di più falso! Un buon rendering come si chiama oggi, parte prima dalla mente del suo ideatore, attraversa le spalle, il braccio e la mano, prima di andare a finire sullo schermo del computer sotto forma di pixel di svariati colori.