giovedì 21 luglio 2011

Thesis|Tesi (OLD)

(Il testo seguente rappresenta la pagina Thesis|Tesi prima che decidessi di cambiare argomento. E' stato raccolto qui solo per un confronto con l'attuale corso delle idee)

Premessa

"Sembra ieri" che ho creato il blog, ma sono passati già tre anni da quel giovedi 27 marzo 2008 quando per la prima volta producevo byte di architettura, o meglio, pensavo di produrne. La mia carriera di studente è quasi al termine e devo cominciare a pensare a come cambiare la descrizione del blog visto che diventerebbe anacronistico. Nel frattempo ho pensato di raccontare sottoforma di appunti di viaggio o di breve racconto i passi che ho seguito, seguo e seguirò nella realizzazione della mia tesi di laurea.


Ipothesi

Questa rubrica nasce con ritardo. La mia richiesta per la tesi risale a luglio 2010. L'insegnamento scelto è stato Architettura degli interni ed il relatore Prof. Claudio Gambardella. Il tema concordato riguarda la progettazione di un museo d'impresa della fu industria serica Alois del comparto serico di San Leucio. Perché un museo d'impresa quando l'impresa non esiste più? L'idea di base è quella di produrre una tesi di laurea non fine a se stessa e reclusa in ambito accademico, ma realizzabile, anzi proponibile ai diretti interessati che, in questo caso, diventi volano di rilancio non solo dell'industra in se, ma anche dell'intero comparto e della vita sociale di una parte di Caserta che ha conosciuto un certo sviluppo sociale ed urbano, legato proprio ai setifici. A tal proposito ho contattato un membro della famiglia, uno degli ultimi AD prima del totale fallimento dell'intera industria serica leuciana, per chiedergli una consulenza e una collaborazione esterna per quanto riguarda la parte economica e commerciale, per analizzare le cause del crollo della domanda e le possibili metodologie per il rilancio.
Una volta realizzato il contatto è stata la volta di individuare una sede per la realizzazione del museo, di proprietà della famiglia Alois, che avesse come caratteristiche la disponibilità ad un'installazione permamente. Da un punto di vista strettamente pratico, era necessario disporre di tutti i disegni tecnici, piante, prospetti e sezioni, per evitare un rilievo diretto dell'immobile che avrebbe comportato la perdita di troppo tempo (perdita di tempo che si è comunque verificata per altri motivi...). Purtroppo nessun membro della famiglia, dopo la dichiarazione di fallimento, possiede beni o se ne possiede non sono disponibili.
Si passa ad una fase successiva: reperire i disegni del Belvedere di San Leucio dove è già presente un museo della seta. Qualcuno penserà: è un bene pubblico, patrimonio dell'umanità, sarà facile reperire il materiale... Tutt'altro!


Thesis

Dopo quattro mesi di ricerche e continui e infruttuosi contatti con il Comune di Caserta, titolare dell'intero bene, che alla fine aveva risposto di "non avere niente", ho trovato tutto quello che mi occorreva in Soprintendenza, Archivio Corrente, grazie alla disponibilità di un impiegato che ha saputo indirizzarmi correttamente. Il materiale che ho potuto, finalmente, scansionare è la copia della Soprintendenza del progetto realizzato per conto del Comune di Caserta per il restauro degli immobili...
Comincia ufficialmente la preparazione della mia tesi di laurea.

Il divenire è un continuo mutare

Ho deciso di cambiare il tema della tesi e ho deciso di cambiare anche settore disciplinare quindi cambia anche il relatore.
Da un anno a questa parte, ragionando sull'architettura o, meglio, tentando di criticarla, è maturato in me un senso di disagio nel tema scelto (museo d'impresa). Non sentivo più lo stimolo iniziale per un argomento comunque interessante, ma per il quale non riuscivo a produrre risultati, forse per un fondo di disagio o senso di inadeguatezza che non riuscivo ancora a percepire. Mi sono sentito "stretto" nella morsa delle "mura" del Belvedere di San Leucio, eppure non avevo cominciato ancora a mettere mano all'idea. Forse il docente, preso dalle innumerevoli richieste di revisioni sia per gli studenti che per i tesisti, non ha saputo trovare il tempo di ascoltarmi, quando cercavo di farmi comprendere. Vuoi anche che, dopo un anno, la Facoltà non aveva ancora comunicato né l'inizio dei laboratori di sintesi finale, né i referee esterni per gli studenti che, come me, avevano scelto la laurea sperimentale, sulla scia di burocratizzazione estetica che negli ultimi due anni ha saputo intraprendere. Tutto questo ha contribuito al mio ripensamento.
La decisione per il cambio, come mio solito, è avvenuta negli ultimi quindici giorni. Ho già comunicato al docente le mie intenzioni, ma non ho ancora ricevuto risposta. Ad ottobre-novembre inoltrerò domanda per un nuovo settore disciplinare (progettazione) e per un nuovo relatore (già nella mia mente). La tesi sarà compilativa cioè non sperimentale la cui differenza, ormai solo burocratica, visto che il tempo da impiegare è comunque lo stesso, è quella dell'assegnazione dei punti finali che saranno sette, anziché dieci, ma a me non interessano affatto.
Con il relatore "presente nella mia mente" ho già collaborato, durante il tirocinio, al rilievo ed al progetto per un bene sequestrato alla camorra e ho avuto conferma, avendo già svolto con lui un laboratorio di progettazione al secondo anno con ottimi risultati, della sua capacità e volontà di ascoltare gli studenti, di porli quasi sul suo stesso piano, pur mantenendo il dovuto distacco tra docente e studente. C'è da dire che, nella lista delle preferenze richiesta all'atto dell'inoltro della domanda per la scelta del tutor, questo docente era il secondo dopo il precedente, ma, oggi, non è affatto un ripiego. Forse era quello definitivo già l'anno scorso, ma non ho saputo accorgermene.