martedì 14 agosto 2012

Gli attrezzi del mestiere

C'è un proverbio napoletano che recita:
so' 'e fierri che fanno 'o masto
vale a dire sono i ferri (attrezzi del mestiere) che fanno il capomastro. In realtà il termine "masto" in napoletano ha un significato più ampio, molto più vicino al termine "maestro": indica non solo il suddetto capomastro, ma anche una persona bravissima nel suo lavoro a prescindere se abbia o meno una squadra alle sue dipendenze. Esiste 'o masto dei gelati, 'o masto dint'a cucina, 'o masto da rapina.
Il significato del proverbio, però, esclude categoricamente che la bravura di un lavoratore qualsiasi non dipenda da lui, ma dagli attrezzi che usa, dimenticando che gli attrezzi vengono scelti proprio dal lavoratore in base alle sue competenze, al suo estro, al suo carattere. In definitiva è il masto che sceglie le attrezzature, non le attrezzature che scelgono il masto.
Nel realizzare la mia tesi di laurea, ma anche per altri scopi, ho operato la scelta, alcuni anni fa, dell'Open Source. Quando ancora programmavo per il Web, la scelta cadde quasi obbligata sul WAMP (Windows, Apache, MySql, Php) che avevano e hanno il non piccolo vantaggio di essere completamente gratuiti oltre ad essere di altissimo livello professionale e qualitativo. Ho continuato con l'open source installando Open Office, una suite completa per l'office automation, valida alternativa a Microsoft Office (a pagamento). Dalle esperienze informatiche sono poi passato a quelle architettoniche e di design. Ho sempre cercato prodotti, se non open source, almeno gratuiti, ma mi sono spesso scontrato con licenze troppo restrittive (gratuito per scopi personali, non commerciali, non student edition, ecc.). Fortunatamente l'open source avanza e le licenze sono quasi sempre valide anche per fini commerciali ed oggi posso tranquillamente affermare che la redazione della mia tesi di laurea mi costerà solo in carta, perché i software che utilizzo non hanno anni di ammortamento finanziario. Una delle disposizioni delle licenze open source, che sono arrivate alla terza versione, prevede che sia citato il software utilizzato. Io lo faccio qui:

Questi, tra le altre cose, sono tutti software tranquillamente utilizzabili anche per fini commerciali ed in produzione. Alcuni di essi, fra i quali Inkscape e Scribus, sono ancora suscettibili di miglioramenti soprattutto per quanto riguarda l'importazione di alcuni formati di file, ma utilizzandoli, si risparmiano i primi 10.000 € che possono essere utilizzati per fare 1000 altre cose.