sabato 5 aprile 2008

Architettura bioclimatica

Sto portando a termine, per il Laboratorio di Costruzione dell'Architettura 1A", un progetto di riqualificazione in chiave bioclimatica di un casolare di campagna di nostra scelta. A parte le difficoltà nel portare avanti il lavoro in soli tre mesi (la Facoltà che frequento ha scelto la trimestralizzazione), devo assolutamente dire che sono piacevolmente sorpreso ed incuriosito dall'Architettura Bioclimatica!
L'idea del mio progetto è quella di realizzare, vista anche la posizione dell'edificio completamente isolato sia dalla città di Caserta, sia dai borghi più vicini (Mezzano, Casolla, Casertavecchia), un'abitazione per un'artista completamente passiva, con produzione di energia elettrica sfruttando sia l'energia solare, con pannelli installati come brise-soleil sul terrazzo piano di copertura e sui terrazzi, sia quella eolica con un mulino a vento che si addice all'antica funzione di masseria. Il solaio di copertura del blocco ad Est, crollato, sarà reintegrato con un pavimento calpestabile in vetro opaco. Naturalmente il progetto non si limita alla mera riprogettazione degli ambienti ed alla conversione della destinazione d'uso dell'edificio, ma studia anche il comportamento bioclimatico dell'ambiente circostante e delle sue conseguenze sul costruito come ventilazione e soleggiamento. Se l'idea è buona, ho in mente di creare un sistema per convogliare il vento proveniente da Ovest e da Sud-Ovest, all'interno dell'edificio, sfruttando una barriera frangivento composta da alberi. In ultima analisi, la strada che collega la SP213 con il Casino Leonetti, verrà semplicemente messa in condizioni di carrabilità, lasciando inalterato il fondo in terra e ciottoli.

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