... e non solo il "wine bar", anche il "lounge bar", ed il "bar" in quanto tale, così come la tavola calda che oggi si chiama "fast food" sono di invenzione romana. Mai sentito parlare delle tabernae? Fatevi una passeggiata ai mercati di Traiano a Roma o agli scavi di Pompei per farvene un'idea. In queste tabernae, o termopolia, spesso, oltre al vino di diverse qualità (rossi o bianchi, caldi o freddi, aromatizzati con erbe o una miscela di acqua calda o miele), era possibile mangiare in locali appositi pasti completi o quelle che oggi si chiamano con il nomaccio di "stuzzicherie". Erano frequentati da poveri e ricchi che sceglievano secondo le loro possibilità economiche le tabernae di più alto o di più basso livello. Come oggi, spesso, ai tavoli servivano belle ragazze, perlopiù schiave, che i padroni utilizzavano per fidelizzare il cliente, sia attraverso l'estetica, sia ("si dice") attraverso prestazioni extra-lavorative...
I locali nei quali si poteva mangiare erano anche allietati da muscia dal vivo e nei quali si favoriva l'ozio e l'evasione dal quotidiano, proprio come nei "lounge bar" odierni.
Oggi ci si riempie la bocca con questi termini inglesi, senza sapere che le loro basi sono fortemente radicate nella nostra penisola, ma sono andate perse nel dimenticatoio storico che è la "qultura" italiana moderna.
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